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I segreti del Successful aging

Ritmo, abitudini, alimentazione

Copertina Successful aging

Con il termine ”Successful aging” o invecchiamento di successo, si intende un nuovo modo di concepire la scienza della nutrizione e la medicina in generale, l’obiettivo dei professionisti che si occupano di Successful aging è ”espandere gli anni di vita sana”, o meglio, mantenere il benessere più a lungo possibile.

Dietro al concetto del Successful aging, sempre più studi e riviste scientifiche stanno dettando linee guida per la nutrizione, sempre più fattori vengono presi in considerazione come lo stress, le abitudini ed i fattori psicosociali, stanno emergendo nuove forme di cure personalizzate come la Medicina di Genere e la Medicina di Precisione.

Quali sono i segreti del successful aging?

Cosa si intende per Successful aging?

Secondo la rivista Acta Biomedica l’invecchiamento di successo descrivere la qualità dell’invecchiamento, un concetto multidimensionale (e multidisciplinare) il cui focus è aumentare gli anni funzionali della vita, arrivare ad avere tati anni, ma in salute! Già nel 1997 la rivista The Gerontologist sosteneva che i tempi fossero maturi per iniziare ad ”intervenire” al fine di migliorare la percentuale della popolazione che invecchia con successo.

La speranza di poter metter in pratica qualche regola per allungare la vita sana, segue le osservazioni sulle Zone blu: aree geografiche con abitanti più longevi del Mondo. Queste particolari aree del Mondo evidenziano tratti comuni di alimentazione, abitudini e spirito sociale dei loro abitanti. La domanda che ogni studioso si è posto è la seguente: se in quelle zone si vive più a lungo ed evidenziano tratti comuni, è possibile esportare questi tratti ad altre aree geografiche e ad altre popolazioni?

Distribuzione delle zone blu del Mondo
Aree geografiche in cui l’aspettativa di vita è significativamente più lunga (Loma Linda città in California, distretto Nicoya in Costa Rica, provincia dell’Ogliastra in Sardegna, isola di Icaria in Grecia, isola di Okinawa in Giappone

Qualità e durata della vita

L’ISTAT (Istituto nazionale di statistica) fotografa un dato interessante: in Italia l’aspettativa di vita è 84 – 86 uomo e donna, ma la vita sana finisce intorno ai 50 anni. Per vita sana intendono una vita senza farmacia: l’utilizzo di pillola per la pressione, la cardioaspirina, un pre-diabete, conti alla mano, in media gli ultimi 30 anni della nostra vita in Italia sono accompagnati da piccoli disturbi e acciacchi.

Alla qualità di vita concorrono anche fattori di benessere generale come: l’igiene del sonno, la funzionalità digestiva e intestinale, i livelli di stress, il tono dell’umore.

Quando parliamo di durata della vita deve essere chiaro che si intende ”espansione” degli anni di vita, non prolungamento. Una espansione sana e di benessere: i concetti qualità della vita e durata della vita, sebbene diversi e distinti, si intrecciano nel Successful Aging

Abitudini, alimentazione e fattori in comune tra le zone blu del Mondo

I tre patrimoni che garantiscono il Successful Aging

Tra le variabili che permettono di vivere bene e a lungo, oltre alla genetica, troviamo l’ambiente in cui viviamo (ambiente tossico o obesogenico riduce l’aspettativa di vita), la composizione del nostro microbiota intestinale e l’adesione ai programmi di screening.

Esiste però un modo per occuparsi del proprio invecchiamento di successo. Tre patrimoni da conservare, ovvero strutture del nostro corpo che fisiologicamente si esauriscono nel corso del tempo, perciò è fondamentale farne ampia scorta nel corso della vita.

Patrimonio osseo: evitare osteoporosi ed osteopenia

Se l’osteoporosi è caratterizzata da una bassa densità minerale e dal deterioramento della micro-architettura del tessuto osseo, con conseguente aumento della fragilità ossea, l’osteopenia è la riduzione della massa ossea da cui derivano ossa più sottili e deboli.

Avere ossa deboli aumenta il rischio di fratture. Una percentuale che va dall’87% fino al 96% dei pazienti con frattura dell’anca hanno 65 anni o più e spessissimo l’aspettativa di vita dopo questa frattura non è elevata. Come creare un buon patrimonio osseo?

  • Mantenere un peso adeguato, le persone sottopeso hanno ossa più fragili.
  • Non acidificare il corpo a seguito di una alimentazione troppo infiammatoria.
  • Mangiare abbondanti verdure e fermenti in sinergia per ottimizzare l’assorbimento del calcio.
  • Essere sportivi per tutta la vita.

Patrimonio muscolare: il concetto di fragilità

Partendo dallo studio InCHIANTI una bellissima revisione scientifica basata sull’invecchiamento della popolazione dell’omonima regione in Toscana, si capisce quanto il patrimonio muscolare sia fondamentale per il Successful aging in quanto correlato alla mortalità.

Nello specifico la presenza di sarcopenia (perdita progressiva di massa muscolare e forza) è direttamente associata ad una aspettativa di vita minore, per via della ”fragilità”.

Mantenere, durante tutta la vita, la massa magra e muscolare è possibile: come?

  • Facendo attività fisica costante per tutta la vita
  • Assicurandosi ogni giorno la giusta dose di proteine (anche sotto forma di integrazione)

Patrimonio cognitivo: socializzare, divertirsi ed essere coinvolti

La conservazione del patrimonio cognitivo è indispensabile per vivere una terza età consapevole, lucida e di buon umore. Le principali strategie di conservazione del patrimonio cognitivo sono :

  • Socializzare, non isolarsi, rendersi partecipi.
  • Sentirsi utili a qualsiasi età.
  • Allenare la mente con piccoli esercizi come parole crociate, lettura o scrittura.
  • Consumare alimenti neuro-antinfiammatori. (vedi dieta MIND)
  • Fare attività fisica per tutta la vita.

Nel declino cognitivo è importante sottolineare una fragilità più spiccata nel mondo donna. Gli studi di Medicina di Genere (definizione dell’Istituto Superiore di Sanità) cercano di far luce sulle differenze tra uomo e donna. Differenze significative tra fattori di rischio, esordio di malattie, sintomi, evoluzione e decorso delle malattie e risposte ai trattamenti. Come nel caso del declino cognitivo associato a disturbi nervosi, dove la velocità di esordio malattia è più elevata nella donna, la quale, già a partire dalla fascia 45-54 anni vede raddoppiata la velocità di sviluppo di disturbi nervosi rispetto agli uomini, della stessa età, ed esposti agli stessi rischi.

prevalenza dei disturbi nervosi nelle donne e negli uomini

I principali fattori che accelerano l’invecchiamento

Esistono fattori che accelerano l’invecchiamento. Si tratta di biomarcatori, conosciuti anche come biomarker dell’aging, che indicano un preciso stato biologico in cui si trova l’organismo: infiammazione, metilazione, ossidazione e glicazione. Si tratta di vere e proprie ”percorsi di invecchiamento”, ma sono anche conosciuti per essere i fattori dell”’equazione dell’aging” la cui gestione diventa fondamentale soprattutto nell’ambito della Nutrizione Antiage, per ritardare o rendere fisiologica la velocità di decadimento dell’organismo

  1. Infiammazione marcatori biologici principali PCR proteina C-reattiva e PCR-hs ultra sensibile. Cosa aumenta l’infiammazione: disbiosi, dieta tipo occidentale, patologie cardiache, stress, stitichezza, abuso di farmaci.
  2. Metilazione marcatore biologico principale Omocisteina. Cosa aumenta la metilazione: carenza di folati e vitamina B12, alimentazione vegana, fumo, alcool, troppi caffè ed utilizzo di diuretici.
  3. Ossidazione marcatore biologico ROS radicali liberi, principali fattori pro ossidazione: sovraesposizione ai raggi UV, stress, sonno alterato, obesità, grasso viscerale.
  4. Glicazione marcatore biologico AGE prodotti finali della glicazione. Cosa aumenta gli AGE: diabete in famiglia, menopausa, consumo di carne alla griglia, cibi fritti e prodotti da forno

Il fattore Stress nel Successful aging

Sono diversi anni che il fattore Stress viene considerato fondamentale nella sfera salute, nel 2023 diventa un fattore decisivo. Livelli elevati di stress sono correlati a livelli più alti di cortisolo, un ormone capace di predisporre il corpo alla ”fuga” o alla ”lotta”. Questo comporta aumento di glicemia nel sangue, aumento di battito cardiaco, riduzione delle difese immunitarie. Una persona stressata si ammala di più, è vero!

Abbiamo già avuto modo di raccontare come lo Stress sia correlato all’aumento del peso corporeo, un fattore di rischio serio per l’invecchiamento sano, ma esistono altri modi con cui lo stress influenza il Successful aging.

Il contrario di Stress è “resilienza” un termine non è nuovo e definito come la capacità di riprendersi dopo un incontro stressante o avversità nella vita. Come dice il The journal of nutrition, health & aging, la resilienza, come uno dei pilastri dell’invecchiamento di successo, ha ricevuto una crescente attenzione da parte della comunità scientifica negli ultimi anni ed è diventata ancora più importante dopo la pandemia di Covid -19. Lo stress peggiora la qualità dell’invecchiamento in maniera proporzionale a quanto la resilienza che lo migliora.

Come migliorare la resilienza?

L’American Psychological Association (APA) attraverso un studio post pandemico ha suggerito quali sono i fattori che possono costruire e potenziare la resilienza nelle persone, tra i più significativi troviamo:

1. Essere Social ”offline”, creando e curando i legami con familiari ed amici: permette di reagire meglio alle avversità.

2. Dopo ogni crisi esce il sole: non si può evitare gli eventi stressanti, ma si può reagire in maniera ottimistica.

3. Accettare il cambiamento come parte dell’esistenza umana: è inevitabile.

4. Nutrire l’autostima, in modo da emanare energia, anche per gli altri.

5. Prendersi cura di se stessi; dedicare tempo a cose che si amano contribuisce a centrare gli obiettivi su di sé.

Potremmo riassumere l’atteggiamento positivo verso la vita, che potremmo coltivare ogni giorno, con un Antiage mindset, perché il Successful aging, come vediamo anche nelle Zone Blu sparse per tutto il Mondo, inizia dalla nostra mente e dalla nostra anima. I popoli più longevi sono popoli felici, semplici, ottimisti e positivi, anche difronte alle difficoltà della vita.

Antiage mindset
Antiage Mindset

Autore:

Dr. Matteo D’Elia Biologo
Nutrizione e Nutraceutica Antiage Test di Nutrigenetica
Approfondimenti:
Stress: biologia, adattamento e patologia.
Microbiota Intestinale

Il dr. Matteo D’Elia lavora da sempre nel Mondo della Nutrizione Antiage, proponendo percorsi Antiage focalizzati al benessere generale, al mantenimento di un peso sano ed al Successful Aging

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